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Le pannocchie bollite sono strettamente legate alla mia infanzia e probabilmente non soltanto alla mia. Ricordo ancora quel profumo dolce che si diffondeva in casa durante la cottura delle pannocchie. In genere, le preparava nel pomeriggio perché dovevano cuocere un bel po’ e poi le lasciava nella loro acqua di cottura per mangiarle tiepide. Nel tempo le pannocchie sono sempre più tenere e i tempi di cottura si sono notevolmente ridotti, un buon motivo per prepararle più spesso!

A Palermo, le pannocchie bollite sono una vera e propria tradizione dell’estate. Anche i fruttivendoli sono soliti cuocerli in grandi pentoloni in modo da comprarle già cotte e tiepide, pronte da consumare!
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Pulite le pannocchie togliendo loro tutte le foglie ed i filamenti. Tagliate l’estremità alla quale erano attaccate le foglie e lavate le pannocchie.

Mettete le pannocchie in una grande pentola e copritele di acqua. Salate e lasciate cuocere per minuti circa.
NOTA: i tempi di cottura dipendono dalle pannocchie. In generale sono cotte quando potete infilzarle con una forchetta.
Un tempo le pannocchie avevano dei tempi di cottura molto più lunghi ed erano anche più buone… adesso sono molto più tenere, hanno tempo di cottura più brevi ma non hanno più il gusto di una volta!
Una volta cotte, spegnete e lasciate le pannocchie nella loro stessa acqua di cottura.

Al momento di servirle, sgocciolate le pannocchie e servitele tiepide.

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