20 Sfumature di blu

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Premessa: sono una lettrice esigente. Non di quelle ligie al dovere che un libro “va iniziato e finito”. Io leggo di pancia. Ci sono i libri che amo “gustare”, capitolo dopo capitolo, e quelli che letteralmente “bevo” (per restare in tema di cucina!).

Il libro di Stefano Sibona, 20 Sfumature di blu, è uno di quelli che ho bevuto… e non me lo sarei mai aspettato. Io questo libro non volevo neanche comprarlo! Vi racconto com’è andata.

Da un paio di mesi mi è venuta la fissa delle subacquea. Da appassionata di documentari pensavo fosse la cosa più bella e naturale del mondo ma, una volta provato, mi sono dovuta confrontare con le difficoltà oggettive e la mia paura di andare sottacqua. L’inizio, non ve lo nascondo, è stato lento e difficoltoso e anche adesso che mi manca poco per ottenere il brevetto di Open Water Diver ho ancora un po’ d’ansia ogni volta che devo tuffarmi.

Uno di questi giorni, arrivo al “mio diving” il Saracen di Isola delle Femmine (in provincia di Palermo) e il titolare Tony Scontrino, da me soprannominato “il Preside” (magari un giorno vi racconterò il perché…) mi presenta Stefano Sibona.

stefano sibona

Mi viene detto che lui è un subacqueodi quelli bravi” e che è un blogger come me (il suo blog è questo–> https://www.underwatertales.net/). Cominciamo a parlare o meglio “io parlo, lui ascolta” (perché una cosa che ho scoperto è che i sub parlano poco e sono buoni ascoltatori). Dopo questa piacevole chiacchierata Anna, la moglie del titolare, da me soprannominata “la Mamma”, mi “convince” letteralmente a comprare il libro di Stefano allettandomi con la promessa della dedica dell’autore.

20 sfumature di blu

Ma questo piacevole intermezzo è stato interrotto dal richiamo all’ordine di Alessandro, il mio istruttore, che mi invita ad indossare la muta perché dovevamo andare. Una volta a casa ho preso in mano il libro ed ho iniziato a leggere per capire cosa avessi comprato. Dopo i primi capitoli ho deciso di rallentare perché altrimenti lo avrei finito troppo presto. Me lo volevo gustare!

20 sfumature di blu” è pensato come un diario di bordo (logbook) delle innumerevoli immersioni effettuate dall’autore  nell’Area Marina Protetta di Portofino. Non vi è traccia di pedanteria o spavalderia, solo il racconto sincero del suo immenso amore per la subacquea. Non si fa’ problemi, lui, a raccontarvi dei suoi inizi, di quella paura di respirare sottacqua, delle prime difficoltà a trovare il giusto assetto, di quella prima sofferta volta all’interno di una grotta, di quelle fatali disattenzioni che ti fanno perdere la maschera o inabissare la zavorra. Per me è stato come leggere degli esordi di Superman!!! Ed è a quel punto che ho pensato: “Beh, allora ce la posso fare anch’io!”.

Poi, man mano che leggi ti rendi conto che lui “bravo bravo” c’è diventato grazie alla sua sfrenata passione e a migliaia di immersioni fatte in tutto il mondo. Ed è qui che i suoi racconti diventano poetici perché capisci che quando sei diventato un bravo subacqueo e non devi più preoccuparti della tecnica (perché l’hai già acquisita), è in quel momento che cominci a “VEDERE”.

Ti si apre davanti agli occhi un mondo fino a quel momento sconosciuto, un sub-mondo fatto di Posidonie, Margherite di mare, Gorgonie, Madrepore, Coralli. Ti sfilano davanti agli occhi sciami di Castagnole, Cernie solitarie, Murene che fanno capolino dalle tane, Orate, Saraghi e quando sei fortunato anche pesci Luna e Gattucci. Cresce dentro di te la voglia di capire quel mondo alieno che ti sfila davanti agli occhi e allora compri il primo atlante marino che ti rende comprensibile un mondo fino a quel momento sconosciuto.

Ma quello di Stefano è anche un tributo all’Area Marina Protetta di Portofino, il suo luogo del cuore. Vi farà conoscere un pezzo di Liguria inedita, vista dal mare e nelle sue profondità. Vi porterà, capitolo dopo capitolo, nei punti di immersione più conosciuti (e anche in quelli, a torto, un po’ snobbati). Ve ne descriverà i fondali ma vi racconterà anche, con grande generosità, dei suoi ricordi, delle amicizie decennali e delle esperienze indimenticabili. Anche voi, pagina dopo pagina vi affezionerete ai personaggi, vi appassionerete alla storia di questi luoghi e capirete la necessità di tutelare questo immenso patrimonio che è il mare. Adesso non aggiungo altro per non rovinarvi la lettura! Il libro, se volete, potete ACQUISTARLO QUI.

Concludo solo con un sentito Grazie all’autore:

  • Grazie per avermi fatta sentire una neo-sub meno imbranata e avere instillato in me un po’ di fiducia
  • Grazie per avermi inconsapevolmente sollecitata all’acquisto del mio primo atlante marino
  • Grazie soprattutto per aver rinsaldato in me la voglia di diventare una brava sub per poter esplorare i luoghi di cui mi hai fatto innamorare
  • Ah, dimenticavo… grazie per avermi fatto capire l’importanza di tenere un “diario di bordo” delle mie immersioni!

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