Risotto con ortiche e taleggio

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Il risotto alle ortiche è stata una vera propria scoperta! Ne avevo sempre sentito parlare ma non ero mai riuscita a trovarle (le ortiche in Sicilia non si usano molto). Qualche giorno fa me le sono vista arrivare belle belle dalla Liguria e quindi non ho resistito alla tentazione.

Il risotto alle ortiche è stato un doppio esperimento: innanzitutto, mettere alla prova le mie nuove conoscenze per fare un risotto degno di essere chiamato tale, ed in più, il realizzarlo con un erba che non avevo mai utilizzato…

Il risultato, devo dire, è stato al di sopra delle mie aspettative e neanche “difficile” come pensavo.

Procedimento

Come preparare il risotto alle ortiche e taleggio

La prima cosa da fare per preparare un risotto è il brodo vegetale: riempite una pentola d’acqua (2 lt) e metteteci dentro 2 carote, 2 coste di sedano, una cipolla, 1 chiodo di garofano e portate ad ebollizione per almeno 20 minuti.

N.B.: la pentola con il brodo vegetale dovrà bollire per tutto il tempo della cottura del risotto.

Quando il brodo vegetale è pronto, in un tegame o in una padella antiaderente, versate dell’’olio e.v.o e una noce di burro, fate riscaldare aggiungete il trito di cipolla e fatela rosolare.

N.B.: la fiamma deve essere bassa in quando la cipolla deve cedere i suoi aromi e non deve bruciarsi.

Quando la cipolla comincia ad appassire per effetto della rosolatura, aggiungete il riso e fatelo “tostare”. Tostare il riso significa farlo rosolare (sempre a fiamma bassa) insieme alla cipolla per un paio di minuti fin quando non assume un colorito ambrato.

A questo punto, aumentate un po’ la fiamma, versate il bicchiere di vino bianco e fate sfumare (io ho usato un prosecco Foss Marai che poi ha accompagnato il nostro risotto a tavola).

Una volta sfumato il vino, versate del brodo bollente fino a ricoprire il riso e aggiungetene nuovamente solo quando si asciuga.

N.B.: in questo momento della cottura la fiamma deve essere “vivace”.

A metà cottura, aggiungete le foglie di ortica (nettate, opportunamente lavate e tagliate) e continuate a cuocere aggiungendo brodo bollente di volta in volta.

Quando mancano 2 minuti circa alla fine della cottura, aggiustate di sale, togliete il tegame dal fuoco, aggiungete una noce di burro, il taleggio e mantecate (girate) sempre fuori dal fuoco.

La mantecatura è una fase importantissima della cottura del risotto. Gli conferisce morbidezza e quell’aspetto cremoso che fa sì che venga definito “all’onda”.

Quando il riso avrà assunto un aspetto lucido e cremoso è pronto per essere servito.

Vi consiglio di servire il risotto alle ortiche e taleggio in piatti caldi che io mi sono divertita a decorare con foglie di ortiche e pezzetti di pomodori secchi (sbizzarritevi pure!).

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