Ed eccovi la ricetta dei taralli siciliani, i tipici dolcetti con il buco al centro ricoperti di glassa di zucchero al limone che vengono preparati per la festività del 2 novembre, i morti.
I taralli, infatti, insieme ai biscotti tetù, alle ossa di morto, alla frutta di martorana ed ai pupi di zucchero, sono tra i dolci tipici di questa festività.
Per me è stata la prima volta in assoluto che preparavo i taralli quindi, per prima cosa mi sono documentata. A convincermi tra tutte è stata una ricetta che ho trovato sul sito “MelaZenzero”… la ricetta dei taralli è perfetta ma per quanto riguarda la glassa di zucchero non posso dire altrettanto… ho dovuto provare ben 3 volte per trovare la ricetta giusta… e, alla fine, ho trovato la ricetta perfetta!!!! 😀
Posso assicurarvi che questa ricetta dei taralli siciliani è veramente perfetta… non potete proprio sbagliare!
P.S.: se durante la cottura sentite puzza di ammoniaca state tranquilli/e, è del tutto normale, a cottura ultimata non si sentirà più nulla ma l’ammoniaca è indispensabile per conferire friabilità ai taralli.
Buon divertimento con i taralli siciliani!
Taralli siciliani
Ingredienti
Taralli siciliani
- farina 00: 500 gr.
- zucchero: 100 gr.
- strutto: 125 gr.
- ammoniaca per dolci: 12 gr.
- uova: 2 grandi
- scorza di limone grattugiata:1
- latte: q.b.
- semi di anice: facoltativi
per la glassa di zucchero al limone
- zucchero: 500 gr.
- acqua: 100 ml.
- succo di limone:1
Come preparare i taralli siciliani
Nel boccale del robot mettete la farina setacciata, lo zucchero, l’ammoniaca per dolci, la scorza di limone grattugiata e lo strutto.
Lavorate il tutto per un paio di minuti, fin quando lo strutto non si sbriciola e si amalgama alla farina.
A questo punto aggiungete le uova, uno alla vota. In ultimo, aggiungete qualche goccia di latte, la quantità giusta affinché otteniate un impasto morbido ma non appiccicoso, tipo pasta frolla.
Versate l’impasto sulla spianatoia e lavoratelo con le mani fino a quando non diventa omogeneo.
Adesso potete procedere con la realizzazione dei taralli. Se i primi non sono proprio perfetti non preoccupatevi, migliorerete strada facendo! 😉
Dividete l’impasto per i taralli in porzioni da 50 gr. e lavorateli con le mani fino ad ottenere dei filoni lunghi 45 cm circa.
A questo punto, chiudete una parte del filone fino a formare un cerchio e attorcigliatene la punta su una estremità del cerchio.
Fate la stessa cosa dall’altro lato fino a fare unire le due estremità che sigillerete tra di loro. Aggiustate leggermente con le mani e metteteli su una teglia foderata con carta forno.
Infornate i taralli in forno preriscaldato a 180 C per 30 minuti circa, fin quando non saranno dorati in superficie.
Una volta cotti, trasferite i taralli su una gratella per farli raffreddare.
Per quanto riguarda la glassa di zucchero, mettete in un pentolino lo zucchero con l’acqua e portate ad ebollizione. Lasciate bollire mescolando fino ad ottenere una sorta di sciroppo (sollevando il mestolo, lo sciroppo deve scivolare quasi a filo).
A questo punto trasferite lo sciroppo di zucchero in una ciotola e lavoratelo con le fruste elettriche fino a farlo diventare bianco. Aggiungete il succo di limone e lavorate ancora con le fruste.
Spennellate i taralli con questa glassa di zucchero al limone sia sotto che sopra. Se volete potete anche immergerli completamente nella glassa… io non li amo molto zuccherati.
Per questa operazione dovete essere veloci in quanto la glassa di zucchero tende a solidificarsi.
Non vi resta che lasciare asciugare i taralli fino a quando la glassa di zucchero non sia solida.
Conservati in modo ermetico i taralli siciliani restano fragranti per diverso tempo.
Grazie infinite per aver pubblicato la ricetta!
L’ho provata oggi, poiché mi hanno regalato delle bustine di ammoniaca per dolci è non sapevo dove utilizzarli, essendo siciliana ricordavo che c’era qualche ricetta di biscotti siciliani con l’ammoniaca, menomale che ho trovato questa ricetta che mi ha convinta!
Secondo me questa ricetta è da dieci ellode, bravissima signora.
Nonostante anch’io non abbia mai fatto taralli, devo dire che sono venuti dei biscotti buoni, nonostante che l’ammoniaca è terribile, ma una volta andata via regala una strutta al biscotto veramente friabile come piace a me, sono sicura che in futuro utilizzerò più volte l’ammoniaca nei biscotti che permettono tale utilizzo.
Ps: per la glassa ho utilizzato un termometro a sonda per essere più precisa a temperatura 110° è pronta.
Molte Grazie! 🙂
Lidia
Adoro leggere la vostra soddisfazione! 😉